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Cassettina dei Santi Cipriano e Giustina, legno e argento parzialmente dorato, 1001 circa (inv. oreficerie 8)
Collocazione: Rocchetta, II piano, sala XXXII
La cassettina è un pregevole esempio dell’eccellenza raggiunta dall’arte orafa di ambito lombardo nell’XI secolo. A forma di parallelepipedo con coperchio a spioventi, la cassetta ha un’anima in legno ed è rivestita di sei lamine d’argento parzialmente dorato, lavorato a sbalzo e a cesello.
Sui lati maggiori si riconoscono il Martirio dei Santi Cipriano e Giustina e una Traditio Legis et clavium, sui lati minori sono rappresentate due figure femminili di cui una in trono e la Decollazione di San Cipriano. Il coperchio è ornato dall’Agnello mistico tra angeli e da un Vescovo tra Santi. L’iconografia scelta rivela un sapiente equilibrio tra la celebrazione della vita e del martirio dei due Santi e quella del ruolo della Chiesa, ricordata nella trasmissione a San Pietro delle chiavi e a San Paolo della Legge. L’agnello mistico raffigura Cristo.
Sembra verosimile che la cassetta sia stata concepita per contenere alcune reliquie di Santa Giustina, traslate nel 1001 da Roma alla Cattedrale di Piacenza. L’alta qualità del reliquiario è percepibile nelle variazioni cromatiche e nel delicato e sapiente panneggio.
Appartenente alla Collezione di Luigi Alberico Trivulzio, l’opera è entrata nelle Civiche Raccolte nel 1953.